Gravissimo attacco alla Specialistica Ambulatoriale Interna ed al Sistema Sanitario Regionale
Con un provvedimento irrazionale il Commissario ad Acta ha disposto il divieto alla pubblicazione di nuove ore di specialistica ambulatoriale di qualsiasi genere e localizzazione, agli incrementi orari, alla trasformazione a tempo indeterminato dei contratti a tempo determinato con il licenziamento di tutti i colleghi con contratto a tempo determinato. Con lo stesso provvedimento si consente la riconversione delle ore fra le specialità in rapporto alla domanda di prestazioni e si impedisce definitivamente il ricorso all’istituto della sostituzione.
Un provvedimento inaccettabile nel contenuto e nella sostanza perché:
• blocca l’unica via di accesso al lavoro di tanti giovani e meno giovani specializzati in cerca di occupazione senza creare una alternativa valida ed immediata;
• mette letteralmente sulla strada tanti colleghi che con sacrificio stanno coprendo le carenze, soprattutto ospedaliere ed universitarie, che amministrazioni imprevidenti hanno fatto incancrenire;
• continua a creare insufficienze nella medicina specialistica territoriale che già da alcuni anni sta languendo per un blocco del turn-over non legiferato ma strisciante che le già citate amministrazioni hanno perseguito per attuare un presunto risparmio utile solo a nascondere i veri canali di spreco;
• mette a rischio di mobilità tutti gli specialisti ambulatoriali interni in servizio anche da decenni;
• mette a rischio, per le inevitabili ricadute sulla previdenza ENPAM, il futuro pensionistico di migliaia di specialisti ambulatoriali interni.
Un provvedimento emanato in totale dispregio di un Accordo Collettivo Nazionale vigente e rispettato in tutta Italia, in dispregio di una categoria che in questi anni ha dato ampia dimostrazione di disponibilità a fare la sua parte nel contenimento della spesa.
Un provvedimento che, ancora una volta, invece di affrontare i veri problemi responsabili degli sprechi, crea difficoltà ai cittadini, impedendo a questi di rivolgersi ai propri specialisti di fiducia, agli ambulatori territoriali più vicini a casa, ma anche a quelli ospedali che ancora funzionano grazie al lavoro dei tanti specialisti ambulatoriali e che irrimediabilmente chiuderanno.
Ancora una occasione per costringere i cittadini campani a subire liste di attesa perenni, a ricorrere alla migrazione sanitaria verso altre regioni, a ricorrere alla sanità privata convenzionata e non.
IL SUMAI CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE TUTTI GLI ISCRITTI PER UNA RISPOSTA UNITARIA, FORTE E DECISA.
Nei prossimi giorni faremo conoscere le iniziative di protesta.
LA SEGRETERIA PROVINCIALE SUMAI DI NAPOLI
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SPECIALISTICA AMBULATORIALE ASL : IANNACCONE(NOISUD), CON DECRETO BASSOLINO A RISCHIO FUNZIONALITA’ DISTRETTI
"Presenteremo un'interrogazione al Ministro della Salute"
Napoli, 22 mar - “Da Governatore della Campania, Bassolino ha sfasciato la sanita' della nostra Regione, ora da commissario ad acta sta operando nella medesima direzione, varando decreti che contengono rimedi peggiore del male mettendo a rischio la funzionalita' dei distretti sanitari.” Lo afferma Arturo Iannaccone, parlamentare e Segretario nazionale di Noi Sud.
“Con il dispositivo adottato lo scorso 12 marzo - spiega Iannaccone - Bassolino ha disposto il divieto assoluto di rinnovare i contratti a tempo determinato relativi alla specialistica ambulatoriale, la messa in bando di nuovi turni, il conferimento di nuovi incarichi per ore di attivita' e l’ampliamento dei turni in atto attraverso la copertura di quelli divenuti vacanti. Medesimo provvedimento e' stato adottato per il conferimento di incarichi provvisori e per il conferimento a qualsiasi titolo di ore divenute vacanti.”
“E’ evidente - sostiene il Parlamentare - che si tratta di provvedimenti che rischiano di penalizzare i cittadini allungando a dismisura liste di attesa che sono gia' oltre ogni limite di decenza. Una scelta, quella adottata da Bassolino, che prescinde dai risultati gestionali ottenuti dai singoli distretti e che non fa giustizia delle Aziende sanitarie che si sono sforzate di ridurre la spesa, adottando politiche di contenimento. Invitiamo Bassolino a ritirare il decreto e - conclude - preannunciamo un’interrogazione al Ministro della Salute.”
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Decreto n° 10 Commissario ad acta | 485.37 KB |